Attività lavorative a rischio elettrico (CEI 11-27)

Il D. Lgs. 81/2008, al Titolo III, Capo III, fornisce la rotta legislativa da seguire per gestire il rischio elettrico sul lavoro. Per le attività lavorative a rischio elettrico risultano particolarmente importanti gli articoli 82 e 83, i quali trattano rispettivamente i lavori sotto tensione e quelli svolti a determinate distanze da parti attive non sufficientemente protette. Tali articoli consentono di svolgere le attività sopra indicate solo in determinate condizioni e nel rispetto delle procedure previste dalla pertinente normativa tecnica. A tal proposito, l’Interpello n. 3 del 15/11/2012, avanzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri al Ministero del Lavoro, ha consentito di individuare, con maggiore tranquillità, la Norma CEI 11-27 quale principale normativa tecnica pertinente in ambito nazionale per poter operare in prossimità e in vicinanza di parti attive, nonché in zona sotto tensione (in quest'ultimo caso sino a 1000 Vca o 1500 Vcc).

La Norma CEI 11-27 rappresenta in pratica il principale punto di riferimento tecnico da seguire nelle attività lavorative affette da rischio elettrico. E’ bene evidenziare che tale Norma non coinvolge solo il tipico elettricista, ma ogni lavoratore che deve esporsi a rischi di natura elettrica. Pertanto vi rientrano i lavoratori chiamati ad operare su parti elettriche di macchinari, i riparatori di apparecchiature elettroniche, i professionisti verificatori di impianti elettrici, ecc.

Si evidenzia inoltre, che quando una persona comune (PEC), incluso quindi qualsiasi lavoratore non qualificato secondo la CEI 11-27, si trova o può trovarsi a una distanza, da parti attive non sufficientemente protette, inferiore alla distanza minima di sicurezza indicata nell’Allegato IX del D.Lgs. 81/2008 (es. 3 metri nel caso di tensione nominale sino a 1 kV valore efficace) deve essere Sorvegliato da personale adeguatamente qualificato.

La Norma CEI 11-27, oltre a fornire indicazioni su come operare in vicinanza e in prossimità di parti attive non sufficientemente protette, fornisce le procedure da seguire e i DPI da indossare per poter operare in zona sotto tensione sino alla Categoria I (massimo 1000 Vca o 1500 Vcc). La norma fornisce anche le procedure da applicare per realizzare un corretto fuori tensione in sicurezza, così come le indicazioni da seguire per gestire correttamente il rischio elettrico in presenza di persone comuni (ad esempio attraverso l'attività di Sorveglianza da parte di persone adeguatamente qualificate).

La Norma CEI 11-27 definisce i profili professionali che devono possedere i lavoratori chiamati a svolgere attività a rischio elettrico (Persona Esperta "PES", Persona Avvertita "PAV" ed eventuale idoneità ad operare in zona sotto tensione sino alla Categoria I). La Norma definisce anche le figure professionali che devono essere individuate per la gestione del rischio elettrico (URI, RI, URL e PL), nonché la documentazione da utilizzare per l'esecuzione di determinate attività e compiti  lavorativi a rischio elettrico.

Il Datore di Lavoro deve attribuire ai propri dipendenti il corretto profilo professionale, deve quindi accertarsi, sotto la propria responsabilità, che i lavoratori abbiano determinati requisiti, in particolare le necessarie conoscenze teoriche sul rischio elettrico, l'esperienza pratica e le adeguate caratteristiche personali di equilibrio e affidabilità comportamentale.

Una buona conoscenza della Norma CEI 11-27 e delle principali nozioni di sicurezza elettrica sono da considerarsi requisiti fondamentali del percorso di preparazione del lavoratore. Un tipico corso teorico di base per operatori PES o PAV richiede generalmente una durata di 16 ore e prevede la valutazione finale dell’apprendimento. Un corso di questo tipo può fornire conoscenze relative ai livelli teorici 1A e 2A individuati dalla Norma CEI 11-27. La parte prettamente pratica, relativa ai livelli 1B e 2B, richiede invece specifiche attività di addestramento, nonché un congruo periodo di affiancamento del lavoratore a Persone Esperte di elevata esperienza.

Per una corretta gestione del rischio elettrico è necessario tener conto anche di altri riferimenti normativi, soprattutto di quelli richiamati all'interno della stessa Norma CEI 11-27. Tra  questi si evidenziano i seguenti:

- CEI EN 50110-1 (Esercizio degli impianti elettrici);

- CEI 78-17 (Manutenzione delle cabine elettriche MT/MT e MT/BT dei clienti/utenti finali);

- CEI EN 50191 (Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova);

- CEI EN 50274 (Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per Bassa Tensione, protezione contro le scosse elettriche, protezione dal contatto diretto accidentale con parti attive pericolose). 

Inoltre si raccomanda di valutare attentamente il rischio da Arc Flash (arco elettrico ad elevata energia che si può avere, ad esempio, a seguito di un corto circuito). Tale rischio è spesso sottovalutato e rappresenta una causa significativa di infortunio grave anche tra i lavoratori di elevata esperienza. Purtroppo in molti casi si utilizzano DPI contro l’arco elettrico (vestiario, visiera, ecc.) aventi caratteristiche di protezione insufficienti rispetto all’energia di un potenziale fenomeno di Arc Flash. L’energia incidente su un operatore dipende da numerosi fattori e per una corretta valutazione è opportuno riferirsi a standard e guide internazionali, quali ad esempio  IEEE 1584 e NFPA-70E. 

Come esperto del rischio elettrico sono molti anni che svolgo con soddisfazione corsi di formazione e aggiornamento presso noti soggetti formativi privati e pubblici. Inoltre fornisco consulenza aziendale sulla corretta applicazione del quadro normativo che ruota intorno a tale rischio.

    

Svolgo queste attività prevalentemente in Genova e provincia, ma sono disponibile a valutare trasferte nazionali, in particolare su Roma.

Se siete interessati ad un corso di formazione o aggiornamento, vi invito a contattarmi con sufficiente anticipo (almeno 30 giorni), in modo da poter perfezionare il programma didattico in base alle attività e mansioni lavorative dei partecipanti. Svolgo questi corsi appoggiandomi a diversi soggetti formativi di fiducia, pertanto vi sarà possibile scegliere quello a voi più gradito.

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Attenzione riferirsi sempre alla Norma aggiornata in vigore, reperibile attraverso i canali ufficiali. Ultimo aggiornamento di questa pagina 11 giugno 2025. Siamo in attesa della pubblicazione, da parte del CEI, della nuova edizione della Norma CEI 11-27.